La sfilata FENDI Autunno Inverno 2023 ha avuto luogo oggi Giovedì 06 Luglio a Parigi presso Palais Brongniart, alla presenza di numerose celebrities come l’attrice Naomi Watts, Suki Waterhouse, la protagonista della saga Avatar Zoe Saldana, Eliza Gonzalez e l’attrice Lily James. Insieme a loro, erano presenti anche le cantanti Cardi B, Shakira e la pop-star Camila Cabello, le modelle britanniche Adwoa Aboah e le friend of the house Zita d’Hauteville e Heart Evangelista.
“In questa stagione, volevamo concentrarci sul raggiungimento della fluidità, del drappeggio e della forma tecniche couture, riunendo questi elementi con l’attitudine di oggi”, afferma Kim Jones, Direttore Artistico di FENDI Couture e Womenswear. “Abbiamo lavorato su un modello basato su quello di Delfina alta gioielleria. Se non ci sono gioielli, l’idea è ancora presente attraverso la tavolozza dei colori e abbellimento nella collezione; gli abiti stessi assumono l’idea di gioielli. I colori vengono dai toni della carne così come quello delle pietre: diamanti neri, rubini, zaffiri. C’è un gioco di soft e duro, carne e pietra”. “C’è un rapporto emotivo che ho con i gioielli della collezione che spero lo avranno anche le donne che alla fine lo indosseranno”, afferma Delfina Delettrez Fendi, direttore artistico di Gioielli per FENDI. “C’è una precisione ossessiva di cui hai bisogno per realizzare gioielli come questo, così piccoli oggetti che hanno tanta forza, significato e personalità. Eppure, alla fine, hanno un diretto e relazione intima con il corpo; sono un’estensione profonda e personale della donna. In questa stagione, Kim Jones e gli artigiani degli atelier FENDI continuano a creare tradizioni couture sia umano che accessibile, leggero con un senso di volume, fluidità, drappeggio e facilità per chi lo indossa. Evitando il “costume” e abbracciando un sentimento di agenzia più morbido e più arrendevole per la donna nel abbigliamento, l’elasticità è ricercata ed espressa sia in termini di flessibilità nel modo in cui l’abbigliamento è indossato – visto in particolare nel motivo del corsetto esterno – e attualità in come ci si sente. C’è un’idea di semplicità con complessità nascoste nella collezione; molto riguarda il volume, il drappeggio e la forma scultorea ottenuta attraverso il taglio di modelli complessi e rigorosi, spesso con capi realizzato con una sola cucitura. Questo è un risultato di bravura sussurrato invece che urlato sete come seconda pelle, insieme a maglie intricate monopezzo e drappeggi, pellicce sartoriali in neoprene e FENDI shearling piumati chevron, dove in definitiva, non si tratta solo dello spettacolo di guardare, ma anche di realtà di indossare. Precisione ed emozione, il vero e il raffinato si ritrovano anche nell’approccio di Delfina Delettrez Fendi all’alta gioielleria che esiste in simbiosi con la collezione. In questa proposta di debutto di una tantum pezzi, l’idea dell’insieme couture si estende a quella dei gioielli. Allo stesso tempo senza tempo e dire qualcosa di attuale, in una tavolozza di colori FENDI di eccezionali diamanti bianchi e gialli insieme con zaffiri e spinelli Padparadscha verdi, arancioni e rosa. La collezione di spinelli rosa da solo, quella caratteristica del set di “Undarum”, ha impiegato quarant’anni per riunirsi e probabilmente non lo farà mai replicarsi nuovamente in natura. La natura discretamente sfaccettata di questa collezione couture raggiunge un crescendo nel ricamo tecniche che accomunano il mondo dell’abbigliamento e quello della gioielleria. Mentre stringono il loro portagioie minaudière, il mood si costruisce con modelli disseminati di abbellimenti simili a gioielli o stratificati con una stratificazione di intricate paillettes e pietre tonali impilate alla chiusura dello spettacolo. Per ottenere lo scintillio bagliore rosa dell’aspetto finale, ci sono volute 1200 ore di lavoro manuale. La colonna sonora dello spettacolo è “The Cold Song” di Klaus Nomi. Basata su English Baroque di Henry Purcell originale del XVII secolo, riflette anch’essa l’emozione e la precisione della collezione e della couture stessa, dove il passato diventa la base per un presente e un futuro New Wave.

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